addio rosa bianca

lui rideva e giocava e lei annaspava e moriva... a pochi metri di distanza... neanche cento credo.

Lui faceva lo sciocchino ed entrava nella lavatrice e andava a bere nel bidet...

Lei le mancava l'aria e non ce la faceva più, concitati attimi prima della quiete.

La quiete bianca.
addio rosa bianca...
a quando ci rivedremo.
un abbraccio e un bacio.



La rosa bianca rende tutto silenzioso, come la neve, copre il rumore... copre le campagne elettorali, le olimpiadi, le nostre inutili battaglie.
La rosa bianca copre di bianco il sangue, e tutte le nostre cose così orribilmente bagnate, intrise di lacrime o sudore...
La rosa bianca nobilita e rende poetico. La rosa bianca sfiorisce infine, anche la rosa bianca poi
muore.

Ma la rosa bianca in fondo rimane, rimane nel cuore, è un ricordo avvolto di luce. Di luce bianca. Il ricordo perfetto. Così come ce lo ricordiamo. Così come ce lo vogliamo ricordare.



Così come me la ricordo. In un letto di ospedale anch'esso bianco che mi sorride felice di vedere il bimbo.

Rosa bianca.

In cucina che mi fa vedere come si fanno i gnocchi, o che mi dà un pezzo di frittella... ma lì non era rosa bianca...
Era rosa rossa. o arancione.



No, la rosa bianca è vicina alle nuvole, ma è ancora poetica, non distrutta dalla sofferenza, dall'accanimento terapeutico e dalla fatica.



la rosa bianca è pallida, ma serena. è l'immagine di un tramonto così come lo si può immaginare.



bello e triste.



addio nonna.


addio.